Il panorama che si scorge dal Belvedere di Guardiagrele toglie il fiato: l’intera regione che si estende al di sotto passando per la montagna e che arriva fino al mare. Il verde degli alberi, le coltivazioni, le strade che si inerpicano, i sentieri impervi fanno da cornice alla 48esima edizione della Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese: l’appuntamento che ogni anno permette ad artigiani e artisti di ritrovarsi nella cornice suggestiva di Guardiagrele per mostrare le loro creazioni.
La mostra, curata da Silvia Moretta, non vuole solo mostrare la produzione artigianale ma, quasi come una galleria d’arte, mira a riproporre le suggestioni che hanno da sempre ispirato gli artigiani abruzzesi e che oggi sono il punto di partenza per tutti quei designer che hanno reinventato la propria professione coniugando l’aspetto progettuale a quello pratico reinterpretando le arti tradizionali attraverso gli strumenti più tecnologici.
La storia dell’Abruzzo si apre già nella prima sala, il “Trionfo delle Arti“, che ospita la maestria delle creazioni abruzzesi cha vantano una storia secolare: dalle ceramiche fino alla lana passando dal vetro e al ferro battuto.
La “Sala degli Arazzi“, curata dalla Arazzeria Pennese, presenta arazzi prodotti con il telaio a basso liccio in una sala bianca e semplice: qui i tessuti sono sospesi, a mezz’aria, quasi in una composizione da galleria d’arte.
Tra le sale espositive spiccano le due istallazioni ideate e curate da Silvia: la stanza del giorno in cui viene proiettata la sagoma di un pastore sul muro e la stanza della notte, un luogo in cui staccarsi dalla realtà. La stanza della notte si presenta come il territorio vissuto dai pastori abruzzesi: balle di fieno e cielo stellato con un sottofondo molto particolare: si sentono, infatti, le voci degli artigiani raccontare i propri sogni.
E, insieme a queste, la Stanza dell’Eden: una sala con una grande istallazione naturale al centro che richiama il giardino dell’Eden quasi a voler rimarcare il fatto che siamo tutti figli della terra. Il suono lieve dell’acqua che scorre serve a guidare l’ospite attraverso la sala permettendogli di apprezzare l’opera d’arte.
Nonostante la mostra sia arrivata alla sua 48esima edizione, riesce a stupire ancora con delle novità. E così dei prodortti tradizionali che appartengono alla cultura della regione vengono affiancati da prodotti che, sebbene assolutamente contemporanei, sono in qualche modo figli della stessa tradizione.
“L’esposizione nasce dalla volontà di creare curiosità e scoperta; sarà un allestimento sicuramente innovativo ma che si propone anche di fare un omaggio alla storia della Mostra. Tutto si basa sull’idea della centralità e del labirinto. Anche quest’anno lavorare al fianco degli artigiani per me è stata un’occasione straordinaria, ho vissuto con loro momenti di grande ricchezza”.
Progetto Industria Creativa